venerdì 19 dicembre 2014

Traspirabilità dell'Involucro Edilizio: Un Mito da Sfatare

Non è possibile ottenere edifici con consumo energetico ridotto o nullo senza prevedere la realizzazione di edifici a tenuta di aria.

Per mantenere livelli di umidità dell’aria confortevoli e sani negli ambienti chiusi stanno diventando indispensabili sistemi efficienti di ventilazione naturale o meccanica.



I sostenitori dei benefici delle costruzioni “traspiranti” in generale, e dell’isolamento “traspirante” in particolare, asseriscono che nelle strutture o negli edifici “non traspiranti” si accumulerebbe umidità, che creerebbe condensa superficiale, la quale a sua volta porterebbe alla proliferazione microbica (muffe, acari della polvere) con tutte le conseguenze negative che ne derivano.

Prima di tutto è necessario chiarire che la maggior parte degli esperti rifiuta il termine “traspirabilità”, in quanto non descrive una specifica caratteristica fisica, ma rappresenta diversi fenomeni che vanno valutati a livello di edificio.

Il rischio di condense interstiziali può essere eliminato grazie alla possibilità di utilizzare isolanti poliuretanici provvisti di rivestimenti che fungono da schermo o barriera al vapore. In questi casi la posa dovrà essere tale da garantire la necessaria continuità.

Inoltre, anche nello scenario peggiore (0,5 ricambi di aria all’ora), la ventilazione è responsabile del 95-98% del trasferimento di vapore da un’abitazione con pareti “traspiranti”. Il ricambio dell’aria (vale a dire la ventilazione indotta più le prese di aria) è perlomeno 19 volte più importante della traspirabilità per controllare l’umidità atmosferica, la condensa superficiale, la proliferazione delle muffe, gli acari della polvere e i problemi per la salute che ne derivano.

Lo stesso dicasi per l’effetto di accumulo dell’umidità riconducibile agli elementi dell’edificio. Ricerche hanno dimostrato che l’isolamento termico svolge soltanto un ruolo marginale, in quanto l’effetto di accumulo si limita essenzialmente allo strato di finitura a diretto contatto con l’aria degli ambienti.


Fonte: Poliuretano - Luglio 2014

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